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Le emozioni che viviamo  tutti i giorni sono soltanto la rappresentanza
 di come le cose ci  “ appaiono”
 e non corrispondono esattamente a come le cose sono in  “realta’”.

ALCUNI ESEMPI
I nomi ed alcuni riferimenti personali, naturalmente sono di fantasia,  per il  rispetto della privacy.

Sonia 23 anni

Un giorno mi si presento’ in studio una ragazza di 23 anni molto  carina,

 mi disse che voleva lavorare sul suo peso,
 io la guardai un po’ piu’  attentamente,
 era una ragazza di 60 kg e alta 1,68, 
onestamente era anche molto  ben proporzionata
 e allora le chiesi se non ci fosse anche qualche altro motivo  per cui si era rivolta a me, mi rispose che no,
 lei voleva lavorare proprio sul  suo peso. 
Io, fiduciosa nelle potenzialita’ del Solution Training

 sapevo che le  tematiche importanti sarebbero saltate fuori comunque
 (essendo la mia cliente  cosi’ giovane ed essendo io all’inizio della mia carriera, avevo pensato che la  tematica del peso fosse un po’ un piccolo capriccio, una cosa senza  molta  importanza).

Cominciammo a lavorare e  uscirono tematiche di base

 come ad  esempio il fatto che non bevesse praticamente mai, 
difficolta' di relazione  in linea femminile, sensi di colpa, atteggiamenti  non di autosostegno, e altro ancora
 e  si concluse la prima seduta.
 Il nostro Sistema di Orientamento alle Soluzioni,
 porta a galla le tematiche in base ad un principio di priorita':
Con la seconda  seduta invece andammo al “nocciolo” della questione,

 infatti si evidenzio’ un problema al  momento della nascita,
 al che lei mi spiego’ che era nata settimina.

La seduta  evidenzio’ che il problema era proprio nel fatto che essendo nata  piccolina (meno di 2 kg), 

 la madre si  preoccupo’  molto  per  il peso e  la crescita della  bambina,
 lei invece percepi’ e codifico’  la preoccupazione della madre come una  inadeguatezza del proprio corpo,
 infatti non si metteva in costume davanti a  nessuno,
 non andava ne’ al mare, ne’ in piscina con gli amici 
e non aveva mai  avuto un fidanzato....
Questo fu un classico esempio di come le cose ci  “appaiono” mentre sono 

molto diverse  nella “realta’. 
Nel giro di pochi mesi, Sonia (nome di fantasia)  comincio’ a vestirsi con le gonne e  mettere i tacchi,
 si  iscrisse in  piscina per imparare a nuotare
 e un anno dopo si fidanzo’ con  un bel ragazzo.

Il cambiamento di Sonia non  fu uno sforzo mentale, 

si impegno’ semplicemente nel fare delle sedute e dei  piccoli esercizi per cambiare quelle che erano le sue percezioni. Ottenne un  grande risultato,
 quello di cambiare radicalmente la sua vita
 e le sue  prospettive future. 
Non era piu’ vittima di una percezione errata che le  condizionava l’esistenza. 


"Il piu' grande spreco

 nel mondo
 e' la differenza tra cio' che siamo

 e cio' che
          potremmo diventare"      
 (Ben Herbster)  




Edoardo  56 anni 


Edoardo vedovo da circa 15 anni , 2 figlie,  quando le ragazze  perdono  la madre, sono solo delle  adolescenti.

Edoardo, quando si rivolge a me ha  ancora la ferita aperta  per il  dolore dovuto alla perdita della moglie,

 come se il lutto fosse avvenuto solo  qualche mese prima
 e non fossero, invece, passati gia' degli anni.
Edoardo e' un uomo dolce e 

che ha speso tutte  le sue energie nel crescere due ragazze da solo,
 ha fatto un ottimo lavoro ed ora le ragazze sono grandi. 
Sente l'esigenza di rifarsi una vita sentimentale,
 ha molto, molto  da dare. 

Le prime sedute si concentrano sulle sue energie molto basse e sulla sua insicurezza

 nonostante le persone accanto a lui gli manifestino invece piena approvazione,
 sia nel campo professionale che nella sfera privata.
Successivamente, il suo Sistema di Orientamento alle Soluzioni, invece si concentra 
 nel potersi "immaginare" insieme ad un'altra donna.
 Infatti lui, a parole, comprensibilmente,  ha il desiderio di vivere nuovamente in coppia,
 ma nella realta'
 gli era difficilissimo concepire una donna vicino a lui 
che non fosse la moglie.
 
Dopo qualche mese,

 ha incontrato una persona che gia' conosceva,
 mi ha mostrato la foto di una giovane e bella donna di cui si e' innamorato:
 ha preso coraggio e iniziativa....
ed oggi sono una bellissima coppia!!! 

Anche per lui non e' stato uno sforzo mentale, ma un cambiamento che ha sentito dentro, che gli ha permesso di dare una svolta alla sua vita.

 Oggi e' sicuramente un uomo che vive la sua vita appieno.




Alice 15 anni


Alice e' una ragazza molto dolce ma anche molto arrabbiata,

 frequenta il primo anno di liceo,
 si trova abbastanza bene con i compagni  
ma la scuola e' molto molto impegnativa per lei,
 inoltre  un professore in particolare e' molto esigente e tutti gli sforzi da parte sua sembrano
 non dare mai esito positivo,
 da qui la rabbia, la frustrazione ma soprattutto la paura di non farcela,
 il panico di fronte a quelle che per lei inizialmente sono delle esperienze  " fallimentari ". 

Ci sono degli episodi di svenimento dovuti al panico e alla rabbia,

 che preoccupano davvero i suoi genitori, 
nessuna rassicurazione da parte loro riesce a calmarla.

A dicembre i risultati non sono per nulla soddisfacenti: 

7 insufficienze di cui 4 gravi,
 avevamo cominciato l'allenamento due mesi prima, 2 volte al mese....i risultati tardavano ad arrivare, 
ma io fiduciosa, sapevo che prima o poi Alice avrebbe cominciato a tirar fuori il suo bel caratterino, 
la grinta e la perseveranza che la contraddistinguono:
 a gennaio i primi successi e le materie, dove prima c'erano parecchie difficolta', 
cominciano invece a vedere voti piu' che soddisfacenti 
e man mano riesce,  nell'arco del 2° semestre,
 a portare i risultati a buoni livelli, con la promozione e  con  i complimenti anche da parte di
 quel  professore davvero
 mooolto esigente.

Cosa e' successo in questi pochi mesi di allenamento, ad  Alice? 


Il suo sistema di Orientamento anziche' concentrarsi sulle paure e il panico

 ha cominciato ad avere, attraverso l'allenamento, 
altre opzioni
 e cioe' Alice  ha cominciato a credere in se stessa, nelle proprie capacita',
 ha cominciato ad affrontare le interrogazioni e le sfide senza la paura che non le faceva piu' ricordare nulla,
 si e' accorta che a differenza di qualche mese prima,
 le sue emozioni forti
 non avevano piu' il sopravvento,
finalmente  aveva la situazione  sotto controllo

Questa esperienza le ha insegnato qualcosa che le servira' molto anche  in futuro.
Infatti all'inizio di quest'anno scolastico ha detto: "non preoccuparti mamma, adesso so come affrontare le situazioni!!!".   Bello ehh!!!
Cio' non vuol dire che non avra' mai qualche incertezza o che magari non avra' ancora bisogno di un po' di allenamento, vuol dire che ha cambiato atteggiamento: ora puo' guardare al futuro con fiducia, ora ha abbastanza autostima, 

ora sa che ha le capacita'
 e che 
 se si impegna
 puo' ottenere quello che vuole.




Marta 36 anni


Sposata con 3 figli
Marta e' una persona tormentata e molto addolorata

 per la morte della mamma avvenuta poche settimane prima.
Ha avuto un'infanzia difficile,

 con una mamma fragile e alla merce' della violenza del marito,
 Marta si e' abituata a non proferire mai nessuna parola per paura di provocare il padre che poi si sarebbe sfogato sulla mamma.
 Una infanzia molto difficile e triste.
Marta, sposata con Luca, e' una buona mamma ,  dolce e attenta  nei confronti dei suoi figli, 

in particolare presta molte attenzioni al piu' grande che geloso dei fratellini  piu' piccoli spesso piange e fa " capricci " che lei accoglie e cerca di calmare.

Marta si e' rivolta a me perche' non riesce a superare il lutto per la perdita  della madre

 e perche'  non  ha un buon rapporto con il marito Luca che spesso sgrida  il  figlio grande ( Leo 5 anni),
 il bimbo spesso  picchia i fratellini  e la mamma.
 Luca interviene ma non incontra l'approvazione della moglie nei suoi modi di fare con i bambini.
 Marta rimprovera Luca di non essere paziente e troppo duro
Quello che e' venuto a galla durante gli incontri  e' che, al di la' di tutto

, le difficolta' di Marta nella relazione col marito, sono da ricondursi al rapporto che lei ha avuto con suo  padre, che ha minato alla base  la fiducia che Marta  ha in linea maschile.

Il suo Sistema, inizialmente,  si e' concentrato  sulla sua autostima e sulle sue energie, 

che come si puo' immaginare sono molto assorbite dal menage famigliare. 
Successivamente, rispettando la priorita' con la  quale questa disciplina lavora,
 il suo Sistema di Orientamento alle Soluzioni 
si e' concentrato sull'elaborazione delle relazioni in linea maschile per farle riacquistare fiducia nella relazione con il marito:
 Quindi, pur non cambiando la situazione, 
lei poteva cominciare a guardare Luca con altri occhi, senza piu'  associarlo alla figura del padre.
 Riusciva quindi a vedere qual' era la realta' senza le errate percezioni dovute all'infanzia passata,
 che le facevano confondere le due figure,
 quella del marito con quella del padre violento. 

Quindi l'obiettivo che  Marta ha raggiunto e' stato quello di riuscire a discutere con il marito Luca e concordare  con lui   quale fosse la migliore linea di comportamento  da adottare  con il figlio Leo quando  questi   aveva gli attacchi di gelosia,

  senza  rabbia e senza escludere il marito dal suo ruolo di padre, 
come se in qualche modo Marta dovesse difendere i propri figli 
 dalla figura paterna.
Tutta la famiglia ha potuto  ritrovare maggior equilibrio e  serenita'  e  
Marta ha potuto ritrovare il suo  ruolo di compagna  al fianco di Luca,
 oltre  che quello di mamma con piu' energie e 
  con maggiori e migliori strumenti perll'educazione dei figli. 






Maria 35 anni

Sposata con 3 figlie
Maria non ha un buon rapporto  con il marito, 

Alessandro  e' un uomo che spesso perde il controllo e picchia Maria.
 Il primo episodio e' avvenuto addirittura quando lei era incinta della prima figlia: Laura.
 Maria si e' rivolta a me perche' si sente svuotata e priva di energie,
  vuole  avere la forza di lasciare il marito.
I primi incontri  hanno messo in evidenza la percezione errata di Maria rispetto alla quale un buon genitore

 non deve separarsi dal coniuge,
 ma anche  il disagio delle  ragazze  costrette spesso ad assistere ai continui litigi dei genitori.

 Il suo Sistema ha avuto la necessita' di riequilibrare

 per prima cosa
 la percezione errata
 secondo cui un genitore che chiede la separazione non e' un buon genitore
 e poi i sensi di colpa 
per non essere stata in grado di tenere unita la famiglia.

Non e' stato facile per Maria,

 quello che piu' desiderava al  mondo per i suoi figli era una famiglia unita
 visto che la sua non lo era stata.
 e lei aveva sofferto molto per questo 
da bambina.
 In seguito ha potuto anche perdonare sua madre per aver voluto la separazione da suo padre e quindi recuperare gli anni persi in recriminazioni, giudizi e incomprensioni.
Successivamente Laura, sua figlia, ha lavorato su se stessa

, per la forte rabbia nei confronti del padre, 
che la portava ad avere uno scarso rendimento scolastico 
dovuto a una scarsa concentrazione 
Stiamo ancora lavorando  (da poche settimane) ma sono fiduciosa perche' Laura e' forte e molto motivata e vuole realizzare i suoi sogni
libera dai condizionamenti del passato.


 


 
                   



 

                                                                                                      


 
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